Stai a vedere è colpa mia

Sono in corto finale con lo 04. Ho fatto un bel volo, è andato tutto liscio e mi appresto ad un atterraggio regolare.
La 12 è una pista tranquilla, ma ha una linea a bassa tensione un po' prima della testata. Sono pronto all'atterraggio e so che dovrò far scendere l'aereo un po' più decisamente dopo il traliccio. E' in quel punto che, come sempre e come tutti, perderò per qualche secondo, la visibilità sotto di me. Ma avrò quella di fronte a me e siamo abituati a questo approccio.

Supero la linea elettrica e lascio scendere l'aereo, poi sento un gran casino incomprensibile in cuffia. Per precauzione allungo leggermente e atterro.
Arrivo al parcheggio e trovo un capannello. C'è un deltaplanista che conosco che mi viene incontro:

Scusa, scusa, mi dispiace.  - Non capisco cosa voglia dirmi.

Il mio istruttore mi si avvicina:
Non hai sentito che ti ho detto di riattaccare?
No, altrimenti avrei riattaccato!
Lui si è infilato in testata mentre stavi atterrando. Gli sei passato sì e no a due metri.
Ah, stai a vedere è colpa mia.
No, ma devi ascoltare.

Io ascolto sempre, ma in cuffia credo abbiate parlato in quattro o cinque.

E' andata bene, ma questo dimostra quanto le regole siano importanti.

Alberto